Un nocciolo scultoreo in marmo per un attico
di Fran Silvestre Arquitectos

sfoglia le news

Volumi litici scultorei conferiscono una nuova identità a un attico affacciato sul paesaggio mediterraneo del litorale spagnolo di Alicante, in prossimità della baia di Altea. La casa, firmata da Fran Silvestre Arquitectos e dall’interior designer Alfaro Hofmann, è distribuita su due livelli: al piano inferiore un nocciolo dall’aspetto monolitico in marmo di Carrara è collocato al centro di uno spazio libero e incorpora la scala; al piano superiore un’ulteriore nucleo marmoreo baricentrico distribuisce le funzioni e contiene alcuni elementi tecnici della zona notte e dei vani dedicati alla cura del corpo.

Il progetto richiama alla mente la “casa ideale” di Enrico Peressutti (Domus, n. 176, 1942), un cubo di cristallo che ingloba una grande monolito appartenente al paesaggio, rettificato e modellato per ricavarne all’interno la scala, il camino e le mensole destinate a reggere le travi di copertura (“roccia del paesaggio, roccia scolpita, resa cioè architettura”).

Un monolito in marmo nero separa la camera da letto padronale dal bagno principale

In questo elemento litico primigenio, che diventa il nocciolo simbolico, funzionale e strutturale della casa, si può ravvisare un riferimento interpretativo calzante per il progetto di Fran Silvestre dove la pietra scolpita rappresenta l’essenza intima dello spazio abitato, il significante architettonico sostanziale che dialoga con pochi altri elementi come il volume in legno dell’armadio attrezzato nella cucina; il pavimento sempre marmoreo, totalizzante e ininterrotto; le grandi superfici trasparenti ritagliate a inquadrare il paesaggio marino.

Anche al piano superiore una presenza scultorea di marmo organizza lo spazio. Si tratta di un setto di consistente spessore che contiene uno schermo video da un lato e una coppia di lavabi – anch’essi lapidei – dall’altro, collocato a suddividere la camera da letto padronale da un bagno con annesso guardaroba. Il marmo, in questo caso nero, costituisce il nucleo espressivo attorno a cui si sviluppa un ulteriore piano libero caratterizzato dal nitore dei muri e degli arredi bianchi, a cui si aggiunge la presenza diafana delle ampie vetrate aperte, ancora una volta, sulle lontananze della baia.

La stesura qualificante delle superfici marmoree ritorna poi in ambiti spaziali e funzionali minori, accessori ma comunque ben visibili e risolti con soluzioni di particolare raffinatezza, come una grande parete attrezzata per le docce del bagno principale o come il bagno della stanza degli ospiti. Tutte le forniture lapidee sono di Pibamarmi, mentre le installazione sono del suo official dealer Terraceramica.

– di Davide Turrini