PibaMarmi presenta Escavo, la collezione firmata da Manuel Aires Mateus

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Lavabi Balde, della collezione Escavo di Manuel Aires Mateus per Pibamarmi.

Bacìa, Balde, Banheira sono i nomi portoghesi dei più semplici contenitori per l’acqua, assegnati ai modelli della collezione Escavo, firmata da Manuel Aires Mateus per Pibamarmi. La cavità è un tema di studio ricorrente nell’architettura del progettista lusitano, declinata in questo caso alla scala del design di prodotto per l’ambiente bagno; la collezione è semplice e concettualmente immediata, nel proporre figure archetipiche di contenitori come il secchio, la tinozza, il catino. Si tratta di oggetti elementari, per certi versi rudimentali, che tuttavia sul bordo assumono la raffinatezza dei profili sottili e incurvati propri dei vasi e delle stoviglie di porcellana.


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Disegni e vista del lavabo Balde Colonna, firmato da Manuel Aires Mateus per Pibamarmi.


Il progetto di design si è infatti concentrato sul contrasto tra essenzialità della massa e complessità del vuoto, sull’individuazione di volumi negativi svasati, scolpiti secondo un profilo continuo e sinuoso, che smaterializzano monoliti troncoconici o parallelepipedi.
Le cavità degli elementi, per la loro particolare sezione, giocano con la luce in una gamma di penombre e ombre che si intensificano dal bordo, quasi piano, fino al fondo, teso e incurvato; la collezione declina la ricchezza dei caratteri sottesi al disegno dello scavo, alle sue diversificate morfologie e dimensioni, alle sue condizioni di illuminazione e, soprattutto, alle dinamiche con cui esso viene percepito ed esperito dal fruitore.


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Lavabi Bacìa, della collezione Escavo di Manuel Aires Mateus per Pibamarmi.



Dalla serie di elementi tecnici allo spazio del bagno, per Manuel Aires Mateus il design di prodotto si integra organicamente con l’interior design, approdando ad un concetto di total design dell’ambiente dedicato all’igiene e alla cura del corpo.
Il valore complessivo dell’azione progettuale sta ancora una volta per l’architetto di Lisbona nell’enucleazione spaziale, nell’individuazione di un ambito definito da superfici litiche in cui gli oggetti sono collocati in un rapporto di dialogo con il vuoto e con le pareti che lo circoscrivono.


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Vasca Banheira, della collezione Escavo di Manuel Aires Mateus per Pibamarmi.



I lavabi, le vasche e i piatti doccia non si configurano come protagonisti avulsi dal contesto, bensì come coprotagonisti addossati ai muri, o da essi parzialmente inglobati, o ancora incassati nei piani pavimentali; a tratti rivelati, a tratti occultati dall’involucro in pietra delle stanze.
Gli oggetti e gli spazi litici di Aires Mateus sono pensati per costituire nuovi archetipi formali e funzionali, capaci di un’interazione autentica e diretta con l’utente poiché pienamente disponibili alla relazione e alla continuità.


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La vasca Banheira Circolare, firmata da Manuel Aires Mateus per Pibamarmi, al Salone Internazionale del Bagno 2012.



In questa idea di bagno coordinato, costituito da collezioni e da superfici in pietra, è possibile trovare ricorrenze di moduli dimensionali a caratterizzare i bacili, i piatti doccia, le lastre di rivestimento che si distendono in orizzontale e in verticale. Tali modularità sono finalizzate a garantire la maggiore flessibilità possibile nel poter ricoprire in continuità vani di tipologie differenti. Tutto ciò è stato dimostrato in maniera esemplare nell’allestimento integrato della collezione Escavo, che Manuel Aires Mateus ha firmato per Pibamarmi all’ultima edizione milanese del Salone Internazionale del Bagno.

 

di Davide Turrini